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Infiammazione Perdita Capelli

Niente può far perdere l’autostima in se stessi come perdere i capelli. La qualità della vita delle donne può venire seriamente compromessa dalle conseguenze psicologiche di un diradamento o di una perdita di capelli.

La calvizie può essere dovuta a diversi fattori, tra cui la genetica e l’alimentazione. Molte delle cause della calvizie hanno però un aspetto in comune: un’infiammazione.

Davvero un’infiammazione può provocare la perdita di capelli? La risposta è sì. In generale, un’infiammazione si presenta quando il corpo deve combattere la presenza di organismi estranei. In alcuni casi però, il sistema immunitario del corpo interpreta le cellule o gli organi del corpo femminile come corpi estranei e comincia perciò a combatterli. Questo capita, ad esempio, con i follicoli piliferi. Quando questi vengono erroneamente identificati come elementi intrusivi, il sistema immunitario li distrugge. Il risultato di questo processo è una condizione nota come alopecia o perdita di capelli dovuta a un’infiammazione. Finché perdura questa condizione, lo scalpo viene continuamente danneggiato dal sistema immunitario e, di conseguenza, le radici dei capelli non sono in grado di ottenere una nutrizione adeguata. Questo è l’elemento di connessione tra infiammazione e perdita di capelli. Uno scalpo danneggiato da un’infiammazione provocherà una sensazione di bruciore e presenterà piccole chiazze rosse e pruriginose. Inoltre, potrebbe avvenire della desquamazione o altri tipi di irritazione cutanea.

 

I sintomi della perdita di capelli dovuta a infiammazione

Il sintomo più eloquente riguardo la presenza di un’infiammazione è la febbre. Questa è di solito dovuta a un maggiore flusso sanguigno verso la zona del corpo infiammata. Altri sintomi di infiammazione sono:

Gonfiore – dovuto all’accumulo di liquidi nel sito infiammato;
Rossore – causato dal maggiore flusso di sangue nella zona infiammata;
Dolore – dovuto al rilascio di sostanze chimiche che stimolano le terminazioni nervose;
Perdita di funzionalità nell’area infiammata;
Problemi di digestione, come costipazione e diarrea;
Gonfiore alle occhiaie o gonfiore diffuso sul viso;
Annebbiamento e depressione;
Stanchezza prolungata, dato che le cellule non producono sufficiente energia. Infiammazione e affaticamento cronico vanno mano nella mano.

C’è un altro aspetto però da tenere in considerazione, per quanto sia fastidioso: possono presentarsi infiammazioni anche senza nessuno di questi segnali.

Si parla di infiammazione cronica quando il corpo prova a curare i tessuti danneggiati, ma, allo stesso tempo, il danneggiamento continua ad avvenire regolarmente. Si tratta di uno stato non temporaneo. I sintomi di questa condizione sono:

  • Asma
  • Diabete
  • Artrite Reumatoide
  • Sinusite
  • Epatite Attiva

 

 Qual è la causa dell’infiammazione che provoca la perdita di capelli nelle donne?

Dato che infiammazione e perdita di capelli sono due fenomeni strettamente connessi è necessario agire contro il primo per portare benefici al secondo. Per poter fare ciò, bisogna conoscere le cause dell’infiammazione.

Una delle cause principali è l’azione di virus, batteri di grado basso e funghi nel flusso sanguineo o negli organi. Un tipo di batterio particolarmente noto per provocare infiammazioni si chiama H pylori. Oltre all’infiammazione, tale batterio causa anche l’ulcera. Secondo le stime, circa la metà degli adulti sopra i 40 anni presenta questo batterio nel proprio intestino. Questo comporta una reazione dell’organismo, che cerca di combatterlo andando però a causare altri danni al corpo.

In alcuni casi, il sistema immunitario si mette in azione semplicemente perché è presente uno squilibrio di batteri e funghi nell’intestino. In questi casi non compariranno sintomi evidenti. Tali squilibri possono essere risolti con una buona dieta, con un integratore di colostro o con probiotici di alta qualità.

Anche le reazioni allerghiche provocano infiammazioni nel corpo. La reazione allergica provoca un sovraccarico di lavoro per il sistema immunitario e lo costringe a trovare l’allergene. L’aspetto complicato delle allergie è che possono svilupparsi e mutare nel tempo. Si può passare dal mangiare omelette tutte le mattine all’essere allergici alle uova. Per questo non si può mai essere troppo sicuri di non avere problemi di allergie. Il fatto che tale problematica non si sia mai presentata non è garanzia del fatto che non si presenti mai.

Inoltre, le donne sottoposte a forte stress – fisico, psicologico o emotivo che sia – hanno una maggior possibilità di sviluppare infiammazioni. Questo accade perché lo stress fa aumentare la produzione di cortisolo, un ormone che avvia una catena di reazioni negative nel corpo.

Un’altra possibile causa di infiammazione sono le tossine presenti nell’aria, nell’acqua o metalli come mercurio e cloro. Queste tossine dovrebbero essere evitate anche perché possono provocare numerosi altri problemi di salute. Il modo migliore di ridurre l’esposizione a queste tossine è mangiare bene. Un altro consiglio è quello di aggiungere un sistema di osmosi inversa alle fonti di acqua in casa.

Anche uno stile di vita sedentario e poco salutare può provocare infiammazioni. E’ importante abbracciare uno stile di vita attivo e dormire abbastanza ogni notte. Anche seguire una dieta bilanciata e bere molta acqua aiutano a prevenire le infiammazioni.

Una dieta povera è un’ulteriore possibile causa di infiammazione. Per questo bisognerebbe mangiare molta frutta e verdura. Alcuni alimenti che possono aiutare a contrastare la comparsa di infiammazioni sono broccoli, olio di canapa, cibi e bevande fermentati, cipolle, aglio, ananas, spinaci, ciliegie acide e spezie come zenzero e curcuma.

In generale, per contrastare le infiammazioni va seguito un approccio multilaterale che cerchi di tenere sotto controllo tutti questi fattori di rischio.

 

Cosa possono fare le donne per ridurre l’infiammazione dello scalpo?

La cosa migliore è prendere in considerazione il problema già dalle sue prime avvisaglie, cioè dal primo diradamento dei capelli. Ovviamente, esistono anche misure preventive che si possono prendere prima ancora che la perdita di capelli si presenti.

Prima di tutto, bisogna eliminare le fonti di stress. Poi, bisogna eliminare l’esposizione alle tossine, ripulire la propria dieta, tenere sotto controllo l’H pylori e, infine, curarsi.

Esistono numerosi trattamenti topici per lo scalpo infiammato, ma è preferibile che le donne si rivolgano al loro dottore prima di cominciare a sottoporsi a qualsiasi di questi.

Un trattamento altamente raccomandato è il Minoxidil, così come tutti gli anti-DHT naturali. La maggior parte di questi trattamenti potrà ridurre la gravità della condizione, ma non necessariamente eliminarla del tutto. Non è molto rassicurante, ma d’altra parte si sta parlando di un problema che non si cura mai totalmente e che perdura per l’intera vita.

Un altro aiuto è dato dagli integratori.

E’ inoltre raccomandata l’assunzione di integratori di collagene ancora più specifici.

Infine, negli ultimi anni sono state sviluppate alcune tecnologie laser che promettono di stimolare la produzione di capelli nei follicoli. Si può perciò scegliere di investire in questa direzione, acquistando caschi o pettini specifici per la laser-terapia.

Oltre a tutto ciò, bisogna cercare di seguire uno stile di vita sano e senza stress, così da eliminare i principali responsabili della perdita di capelli.

 

Riassumendo: c’è speranza per la perdita di capelli femminile, anche se causata da infiammazione cronica.

Tornando alla domanda di partenza, sì, l’infiammazione provoca la perdita di capelli, perché priva le radici dei capelli di nutrienti e indebolisce i follicoli piliferi. Tutto ciò porta a un diradamento e a una successiva calvizie. Di conseguenza, possono venire meno anche la stima di se stessi e la propria sicurezza. L’obiettivo di un’infiammazione è quello di eliminare elementi estranei dal corpo, ma alle volte questa tende a causare spiacevoli contro effetti prendendosela ad esempio con i follicoli piliferi dello scalpo che non sono affatto elementi estranei!

Per scongiurare tutto ciò bisognerebbe provare a seguire uno stile di vita sano e a evitare gli elementi che causano infiammazioni: l’accumulo di batteri cattivi nell’intestino, lo stress, le reazioni allergiche etc.

Non ha senso cercare di affrontare tutti questi aspetti in una volta sola. E’ più sensato iniziare a lavorare su uno di questi, ad esempio la dieta, e poi affrontare uno alla volta gli altri, come lo stress. Dopo di che si può procedere all’inserimento di un trattamento anti calvizie nella propria routine.

E’ possibile affrontare gradualmente il problema della perdita di capelli dovuta a infiammazioni con piccole scelte che, a poco a poco, possono portare grandi cambiamenti sullo stato di salute tanto del corpo quanto dei capelli.