Su internet si sente spesso parlare del tatuaggio ai capelli come rimedio alla calvizie. Ma…

Lo stress post-pandemia ha avuto un effetto anche sulla salute dei nostri capelli. Ne parliamo con la dottoressa Chiara Insalaco, medico chirurgo specializzato nel trapianto di capelli con tecnica FUE.
Dottoressa, partiamo dall’inizio: quali possono essere le principali cause di caduta dei capelli?
<<Nei pazienti di sesso maschile la causa più comune è la cosiddetta alopecia androgenetica che, come il nome stesso suggerisce, è causata da una particolare predisposizione genetica. Di tipi di alopecia, però, ce ne sono diversi e comuni sia agli uomini che alle donne: ognuna va studiata con attenzione e curata con terapie specifiche>>.
E in effetti la caduta dei capelli può provocare una serie di scompensi emotivi, sopratutto sulle donne. Poiché l’uomo, nonostante lo viva spesso come un problema, in alcuni casi è anche segno di virilità. Questo chiaramente in casi rarissimi, perchè il più delle volte si ricorre anche all’uso di parrucche. Per questo l’innovazione della tecnica della dottoressa Insalaco è strategica.
Quanto lo stress post-pandemico ha influito sull’aumento di questa “patologia”?
<<In questo periodo mi sono confrontata spesso con colleghi esperti di tricologia e abbiamo individuato diversi scenari clinici: la perdita temporanea dei capelli ha riguardato sia chi ha avuto il Covid, sia chi, pur non avendo fatto esperienza diretta della malattia, è stato sottoposto a un tale stress psicologico, dettato soprattutto dal repentino cambiamento degli stili di vita (tra smartworking e bassa socialità) da arrivare al cosiddetto effluvium, ovvero ad una perdita di capelli in grande quantità. Infine, ho potuto notare un notevole aumento di dermatiti causa di alopecia, tuttavia curabili con farmaci e integratori>>.
Quanto è breve il passo dalla semplice caduta dei capelli alla necessità di un trapianto?
<<Sa come si dice, no? Prevenire è meglio che curare. Dunque io consiglierei dei controlli calibrati in età giovanile, attorno ai vent’anni, qualora dovesse cominciare a notarsi un indebolimento o diradamento dei capelli o se in famiglia c’è una predisposizione alla calvizie. Adottando delle cure mediche ad hoc, da assumere per bocca o da applicare direttamente sul cuoio capelluto, i capelli diventeranno progressivamente più forti e robusti e riusciremo a bloccare l’insorgere della calvizie. Qualora i farmaci non dovessero sortire l’effetto sperato, si arriva al trapianto>>.
Troppe volte poi, chi è affetto da queste patologie, ricorre spesso all’utilizzo di soluzioni e rimedi sbrigativi forniti da siti e da “professionisti” senza che poi i risultati siano raggiunti. Con un ulteriore scompenso emotivo di chi vive il dramma della caduta dei capelli. Ecco perchè affidarsi alle mani della dottoressa Chiara Insalaco è la giusta decisione per ottenere, e in breve tempo, risultati eccellenti ed efficaci.
Nel dettaglio, in cosa consiste il trapianto di capelli con tecnica FUE?
<<L’intervento dura un’intera giornata, ma sono previste delle pause. Si svolge in anestesia locale e consiste nel prelievo di unità follicolari dalla zona donatrice, di solito quella posteriore, che poi verranno inserite nelle parti calve. Le cicatrici che l’intervento lascia sono piccolissime, tanto che il paziente può portare addirittura i capelli rasati e tornare alla vita di tutti giorni già all’indomani dell’intervento>>.
Il profilo Instagram di Chiara Insalaco: https://www.instagram.com/dr_chiara.insalaco/
ANDREA IANNUZZI