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Si sente spesso parlare di miniaturizzazione dei capelli quando si affronta un tema importante come quello della calvizie ed è per questo motivo che è utile capire di cosa si tratta e da cosa dipende.

capelli miniaturizzati possono essere un vero e proprio problema ed è importante agire per cercare di bloccare una situazione che, entro poco tempo, potrebbe portare a diventare calvi.

Capelli miniaturizzati: come riconoscerli

Quando si parla di capelli miniaturizzati si presuppone che questi ultimi siano al loro stadio finale, ossia quello prima della caduta. Questo significa che, da lì a poco potrebbero andare a cadere e /o a scomparire otticamente. Una delle caratteristiche fondamentali dei capelli ad uno stato avanzato di miniaturizzazione è che questi non hanno mai una lunghezza superiore ai 2 cm e, soprattutto, sono sottilissimi. Si riconoscono proprio per questo ed è bene fare qualcosa quando si nota la presenza di capelli con queste caratteristiche.

Alla vista si presentano per lo più come peli che come capelli e questo è un altro dei campanelli d’allarme da prendere in considerazione: il processo di alopecia androgenetica potrebbe essere già iniziato da tempo. Di cosa sono il sintomo i capelli miniaturizzati? Risulta molto importante cercare di rispondere a questa domanda, poiché si tratta di un aspetto fondamentale per cercare di capire se esiste una possibile soluzione al problema.

Sappiamo molto bene che la caduta dei capelli porta con sé una serie di problemi che si riflettono anche sulla sfera psicologica di chi soffre di questo problema. Assieme ai capelli che cadono, infatti, si perde anche la fiducia in se stessi e nel proprio aspetto fisico e questo potrebbe avere dei risvolti negativi sul rapporto con gli altri e, soprattutto, sulla percezione che si ha della propria persona.

Ecco, quindi, che individuare cause e possibili rimedi è fondamentale. Guardando a quelle che potrebbero essere le cause della miniaturizzazione del capello si deve sottolineare che tutto fa pensare che i follicoli piliferi siano in uno stato di sofferenza che non permette loro di riuscire a produrre capelli sani. Proprio per questo motivo, questa fase del capello non deve essere sottovalutata o presa alla leggera. Come detto, il rischio è quello di non riuscire a prendere in tempo il processo cronico dell’alopecia androgenetica. Si deve, invece, cercare di non favorire l’atrofizzazione del follicolo in modo tale da donare una possibilità alla propria chioma. Se, al contrario, si tenderà a non fare nulla allora al posto dei capelli, nel giro di pochissimo tempo, ci sarà una area calva. Si tratta, come è facile intuire, di un qualcosa da evitare a ogni costo, al fine di riuscire ad avere anche dei capelli sani in testa.

Come fare? Innanzitutto si deve chiedere il supporto di uno specialista del capello che sia in grado di consigliare il meglio per i propri capelli e per cercare di risolvere una situazione alquanto difficile ma che potrebbe essere tamponata. Si deve agire subito, però, perché altrimenti il processo di caduta potrebbe subire un’accelerazione e, senza dubbio, questo è da evitare. Con i consigli giusti si può cercare di limitare i danni e di riportare la situazione in equilibrio, così da capire come agire affinché non si diventi calvi. Le terapie ad oggi più avanzate dal punto di vista scientifico consistono nel PRP e nelle cellule staminali del bulbo.

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