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Sebbene la calvizie preoccupi non poco chi ne soffre, sia esso uomo o donna, c’è da dire che il pensiero del trapianto dei capelli spaventa ancora di più. Questo perché, purtroppo, si è legati a una vecchia concezione. Sino a qualche anno fa, questa tipologia di trattamento chirurgica, per quanto risolutivo, era anche estremamente doloroso ed invasivo.

Chi decideva di sottoporsi a un trapianto era consapevole di dover seguire un iter di certo non facile da sopportare. Effettuare un trattamento di questo tipo era, quindi, visto come l’ultima spiaggia. Ma oggi molto è cambiato.

 

Come si è evoluto il trapianto di capelli e tutto quello che c’è da sapere in merito

 Quando si parla di trapianto di capelli si intende, oggi come oggi, un’operazione chirurgica che va a risolvere in via definitiva un problema come quello della perdita dei capelli, che potrebbe portare con sé anche dei problemi di carattere psicologico.

Non è infatti semplice accettare di perdere i capelli. Si è sempre in imbarazzo quando questo accade e, il più delle volte, si tende a pensare che tutto ciò potrebbe far allontanare le persone care. Sebbene nella maggior parte dei casi si tratta solo di una mera percezione errata del problema, alla base di tutto c’è un fattore da non sottovalutare: senza capelli, il soggetto non riesce più ad accettarsi.

Ecco perché, specialmente in questi casi, il trapianto è la soluzione per avere nuovamente una chioma folta e sana. Ma cosa c’è da sapere prima di prendere una decisione così importante?

Si deve sempre fare chiarezza su tutto ciò.

La prima domanda a cui si deve rispondere riguarda, quindi, la durata del trapianto di capelli. Molto spesso ci si domanda, infatti, se questa sia o meno definitivo e duraturo nel tempo.

Per rispondere a questa domanda si devono avere le idee chiare su quella che è l’alopecia androgenetica e sui metodi di cura della stessa. Si deve capire che una cura del capello permette di avere un risultato migliore e prolungato nel tempo.

Ma non solo: si deve anche capire perché un capello potrebbe miniaturizzarsi anche poco dopo il trapianto. Quando accade? Nella maggior parte dei casi quando il trapianto è stato effettuato su un paziente che presenta una sensibilità genetica al DHT anche in zona donatrice seppur parziale, che non si è curato precedentemente e che non ha intenzione di farlo. In questo specifico caso, il capello trapiantato potrebbe miniaturizzarsi e, pertanto, cadere. Cosa accade? Il risultato del trapianto si annulla in poco tempo.

Tengo a sottolineare come soltanto poche persone rispetto alla totalità presentano questo problema e un’accurata visita specialistica preventiva è la soluzione per capire se le unità follicolari in area donatrice sono immuni al DHT oppure no.

Lo stesso accade quando i bulbi donati sono di scarsa qualità. Ciò spiega perché ci si dovrebbe sempre affidare a dei professionisti del settore per risolvere questo tipo di problemi, permettendo a un trapianto di durare quanto più possibile a lungo nel tempo.

Si tratta, quindi, di accortezze che devono essere prese e che servono a mantenere integro il risultato del trapianto stesso.