Ogni giorno migliaia di italiani, prima di uscire di casa, andare al lavoro o fare…

Nell’ultimo periodo si sente sempre più parlare della tricopigmentazione permanente per risolvere il problema della caduta dei capelli. La tecnica, efficace sia nel caso di capelli lunghi che corti o rasati, presenta vantaggi e svantaggi di cui bisogna essere pienamente coscienti prima di sottoporvisi.
Che cos’è la tricopigmentazione
La tricopigmentazione è una tecnica di camouflage che consente di nascondere la caduta dei capelli tramite l’uso di piccolissimi pigmenti sulla pelle. Si divide in due grandi categorie, ovvero temporanea e permanente, a seconda che i pigmenti si riassorbano o meno nel tempo, ed è applicabile sia per capelli lunghi che corti.
In tutti i casi, la tricopigmentazione può essere pensata come un rimedio agli effetti della calvizie, o un’integrazione ad altre terapie come il trapianto di capelli.
Tricopigmentazione temporanea e permanente
Quando si parla della tecnica in esame, è necessario fare una distinzione sull’orizzonte temporale di riferimento. Infatti, in base al tipo di effetto nel tempo che si desidera ottenere, è possibile optare per una soluzione temporanea o permanente.
Nel primo caso, i pigmenti sono inseriti negli strati superficiali della pelle, ed hanno una dimensione ridotta tale per cui possono essere riassorbiti per fagocitosi dal corpo nel giro di qualche anno.
A causa del riassorbimento progressivo, per mantenere l’effetto nel tempo sono richieste delle sedute di mantenimento. La cadenza di queste sedute dipende molto dal tipo di stile di vita che si conduce. Ad esempio, a causa del sudore, una persona molto sportiva sarà sicuramente più incline ad un numero di sedute superiore nel tempo rispetto ad una persona molto sedentaria.
Nel caso invece di tricopigmentazione permanente, i pigmenti sono depositati in strati più profondi della pelle. Inoltre, hanno una dimensione tale da impedire l’assorbimento da parte del corpo nel corso del tempo.
Come si evince dal termine, la tecnica permanente non richiede in teoria alcuna seduta di mantenimento nel tempo. Resta comunque consigliata una visita di controllo mediamente ogni 5-7 anni.
Vantaggi e svantaggi della soluzione permanente
Prima di effettuare una tricopigmentazione permanente, è importante tenere in considerazione tutti gli aspetti che la caratterizzano.
La soluzione permanente ha vantaggi rispetto alla temporanea se si desidera mantenere lo stesso look nel corso del tempo. Infatti, in questi casi non bisognerebbe ricorrere allo stesso numero di sedute di mantenimento, con un risparmio sia in termini di tempo che di costo.
Questo stesso aspetto può essere considerato uno svantaggio. Infatti, si rimane “legati” allo stesso tipo di look nel tempo, anche quando la fisionomia del corpo cambia a causa dell’invecchiamento o i capelli virano di colore. Bisogna considerare anche il fatto che i pigmenti sono soggetti a perdere nitidezza nel tempo; si pensi per esempio ad un tatuaggio a distanza di anni.
Alternative alla tricopigmentazione
Prima di effettuare una tricopigmentazione, specie se permanente, è importante conoscerne le alternative. Per curare la caduta dei capelli esistono innanzitutto le cure farmacologiche, come l’uso di finasteride o minoxidil.
In alternativa, la soluzione dell’autotrapianto di capelli per risolvere definitivamente l’effetto della mancanza di capelli.